GRACES – ZEBRA – SILVIA GRIBAUDI

GRACES

ZEBRA - SILVIA GRIBAUDI (IT)

19 Maggio 2021 20:10

Casa del Teatro Corso Galileo Ferraris, 266 Torino

GRACES: bellezza, scultura e natura. Questi gli ingredienti del lavoro di Silvia Gribaudi, Premio Danza&Danza 2019 come Produzione Italiana, ispirato allo scultore Antonio Canova e andato in onda nella sua versione documentaristica per l’edizione di Interplay Digital 20/20.Cos’è la bellezza? Come si manifesta? L’ispirazione è mitologica. Le tre grazie, Euphosyne, Aglaea e Thalia, figlie di Zeus, erano creature divine in grado di diffondere splendore, gioia e prosperità. In scena tre corpi maschili, tre danzatori in un luogo e in un tempo sospesi tra l’umano e l’astratto. Con loro anche la stessa Gribaudi, in una performance dove il maschile e il femminile si incontrano, lontano da stereotipi e ruoli, liberi, danzando il ritmo stesso della natura. Silvia Gribaudi ama definirsi “autrice del corpo” perché la sua poetica trasforma in modo costruttivo le imperfezioni elevandole a forma d’arte tramite una comicità diretta, crudele ed empatica in cui non ci sono confini tra danza, teatro e performing arts.
Negli ultimi 10 anni l’artista si è interrogata sugli stereotipi di genere, sull’identità del femminile e sul concetto di virtuosismo nella danza e nel vivere quotidiano, andando oltre la forma apparente, cercando la leggerezza, l’ironia e lo humour nelle trasformazioni fisiche, nell’invecchiamento e nell’ammorbidirsi dei corpi in dialogo col tempo. Le grazie sono diventate canone estetico neoclassico, ma prima di ogni cosa incarnano gioia, splendore e prosperità. Lo spettacolo è in linea con la poetica dell’artista, che si avvale di una ricerca costante di confronto e inclusione con il tessuto sociale e culturale in cui le performance si sviluppano. Il suo linguaggio artistico nasce dall’incontro tra danza e ironia, cruda ed empatica.
Dopo i successi di A Corpo Libero (2009) e R.OSA_10 esercizi per nuovi virtuosismi (2017), Gribaudi crea uno spettacolo con tre giovani performer, proseguendo la propria ricerca sul valore estetico, sociale e intellettuale dello humour e del corpo.

SILVIA GRIBAUDI, nata a Torino, è un’artista e coreografa il cui linguaggio attraversa arti performative, danza e teatro, focalizzando la propria ricerca sul corpo e sulla relazione con il pubblico. Nel 2009 crea A corpo Libero che vince il Premio pubblico e giuria per la Giovane Danza d’Autore e viene anche selezionato da Aerowaves Dance Across Europe, Biennale di Venezia, Dublin Dance Festival, Fringe Festival, Dance Victoria Canada, al Festival Do Disturb a Palais De Tokyo di Parigi e a Santarcangelo Festival. Dal 2013 al 2015 si concentra sul corpo e la nudità con: The film contains nudity e What age are you acting? – Le età relative (progetto Act your age). Nel 2017 è selezionata in Italia tra i coreografi del Network ResiDance Anticorpi XL 2017. Nel 2016 e 2017 è regista e coreografa di tre diverse performance (My Place, Felice e R. OSA_10 esercizi per nuovi virtuosismi) dove il corpo del performer diventa protagonista attraverso la propria identità espressiva. Nel 2017 debutta a Vancouver, Canada, in una coproduzione italo-canadese con Tara Cheyenne dal titolo Empty. Swimming. Pool e R. OSA è finalista al Premio Ubu e al Premio Rete Critica. 
Nel 2019 debutta con lo spettacolo Graces e con la performance Humana Vergogna – per cui cura la coreografia – parte del progetto La Poetica della Vergogna di Fondazione Matera Capitale della Cultura 2019 e #Reteteatro41. Nel 2019 inizia a lavorare sulle nuove produzioni: MON JOUR! coprodotto dal Teatro Stabile di Torino e dal Teatro Stabile del Veneto e sostenuto dal progetto Europeo Corpo Links Cluster; OUT OF PLANET sostenuto da Ètape Danse e sviluppato insieme al danzatore e coreografo libanese Abou Diab.

Di Silvia Gribaudi
Drammaturgia Silvia Gribaudi e Matteo Maffesanti
Con Silvia Gribaudi, Giacomo Citton, Matteo Marchesi e Andrea Rampazzo
Disegno luci Antonio Rinaldi
Assistente tecnico luci Theo Longuemare
Direzione tecnica Leonardo Benetollo
Costumi Elena Rossi
Produzione Zebra
Coproduzione Santarcangelo Festival
Con il sostegno di MIBACT
Progetto realizzato con il contributo di ResiDance XL – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche, azione della Rete Anticorpi XL – Network Giovane Danza D’autore, coordinata da L’arboreto – Teatro Dimora di Mondaino e IntercettAzioni – Centro di Residenza Artistica della Lombardia – progetto di Circuito CLAPS e Industria Scenica, Milano Musica, Teatro delle Moire, Zona K.
Residenze artistiche ARTEFICI – Artisti Associati di Gorizia, Klap – Maison Pour la danse Marsiglia, Centro per la Scena Contemporanea/Operaestate Festival del Comune di Bassano del Grappa, Centro di Residenza Armunia/CapoTrave Kilowatt, L’arboreto – Teatro Dimora | La Corte Ospitale: Centro di Residenza Emilia-Romagna, Dansstationen, Danscentrum Syd, Skånesdansteater Malmö Svezia

Vincitore CollaborAction#4 2018/2019 in collaborazione con festival, rassegne e stagioni a cura di Anticorpi, Ater, Interplay, Piemonte Dal Vivo, Amat, Arteven, Teatro Comunale di Vicenza, Artedanzae20, Teatro Pubblico Pugliese, C.L.A.P.Spettacolodalvivo, Armunia, FTS Onlus
Spettacolo selezionato a NID Platform 2019
Finalista al premio Rete Critica 2019
Vincitore del premio Danza&Danza 2019 come miglior produzione italiana
Vincitore del premio Last Seen 2020 – Krapp’s Last Post

durata 50’