LA MEDIDA QUE NOS HA DE DIVIDIR

LA MEDIDA QUE NOS HA DE DIVIDIR

QABALUM (ES)

04 Giugno 2024 21:30 - Arena Focus Identità corporea e Pluralità

Casa del Teatro Corso Galileo Ferraris, 266 Torino

LA MEDIDA QUE NOS HA DE DIVIDIR. Un duetto puro, che celebra gli affetti e la voglia di stare insieme. I due corpi si adagiano, si misurano, si intrecciano, si accarezzano, si trafiggono creando un copione coreografico sullo scorrere del tempo e sulle pulsioni umane. Performance premiata con il 1° premio al VIII DanzaXtrema Choreographic Contest e selezionata nel catalogo Red A Cielo Abierto 2022.

Lucia Burguete e Diego Pazó hanno sviluppato nella loro pratica di danzatori e performer diversi strumenti per facilitare l’approccio all’altro corpo, sia fisicamente che emotivamente in modo da rendere più fluida la comunicazione tra i corpi in movimento.

QABALUM. Fondata a Pamplona nel 2020, QABALUM è un collettivo di danza contemporanea dedicato alla creazione coreutica e performativa, alla pedagogia e alla mediazione culturale. QABALUM scommette sul corpo come motore artistico, come pietra angolare della loro pratica: le ossa, i muscoli e gli organi vengono tutti messi al servizio del movimento e delle idee. QABALUM agisce sulle scie della propria curiosità rivelando la bellezza e il mistero racchiusi in un corpo in motu.
Diego Pazó incontra il mondo della danza nel 2008 con la break dance e dal 2014 si forma nel campo della danza contemporanea. Studia presso La Faktoria Choreographic Center con insegnanti quali Laura Aris, Thi-Mai Nguyen, Isael Mata, Marta Coronado e Mark Tompkins. Come interprete, lavora con le compagnie Daniel Abreu e Jesús Rubio Gamo. Dal 2020 inizia il proprio percorso autoriale fondando QABALUM assieme alla danz’autrice Lucia Burguete. Parallelamente porta avanti un percorso pedagogico e di mediazione culturale.
Lucia Burguete inizia la propria carriera come ginnasta ritmica e successivamente frequenta corsi di danza classica e contemporanea presso il Centro di Danza Antonio Almenara di Saragozza. Compie studi superiori in coreografia e interpretazione presso la Faktoria Choreographic Center. Parallelamente, lavora come interprete con Antonio Ruz, Led Silhouette, Laida Aldaz e Vicky Miranda. È formatrice ospite in diversi programmi di formazione come il TRY Dance Program.

Di e con Lucia Burguete e Diego Pazό
Musica originale Lusillo Kalandraka [Extarri]

Primo Premio al VIII DanzaXtrema Choreographic Contest, Premio Focus Day at 10 Senses Festival
Selezionati dal catalogo Red A Cielo Aberto nel 2022

PRIMA REGIONALE

durata 17’

ORDINARY PEOPLE

FRANTICS (DE)

04 Giugno 2024 21:00 - Indoor Focus Identità corporea e Pluralità

Casa del Teatro Corso Galileo Ferraris, 266 Torino

ORDINARY PEOPLE. Il duo vincitore del 3° posto ad Hannover Choreography Competition 2022 e Finalista al RIDCC 2022 di Rotterdam, utilizza il linguaggio del corpo e della musica per creare immagini che si trasformano nel tempo e incidono sulla scena. I danzatori affrontano il caos interiore come una lotta da cui difendersi e a cui reagire, fino alla resa: accettare l’abisso e lasciare che le cose si manifestino. Attraverso il linguaggio del corpo e la musica, ORDINARY PEOPLE porta in scena una storia di lotta contro il sé, alla ricerca disperata della nostra attenzione. 

FRANTICS CO. Compagnia di danza fondata a Berlino nel 2013 da Carlos Aller, Marco di Nardo, Diego de la Rosa e Juan Tirado mescola e si specializza nelle tecniche di più discipline, dall’urban alla danza contemporanea, fino a commistioni con la letteratura, la poesia e il suono. La missione di FRANTICS CO. è quella di ispirare e trasformare persone e comunità, indifferentemente dal background socioculturale. Il loro lavoro è stato rappresentato globalmente, guadagnando favore e numerosi premi, tra cui il RIDCC e il Burgos New York.
Marco di Nardo nasce a Napoli, dove, nel 2003, muove i primi passi nel mondo della danza vincendo numerosi premi nazionali e internazionali con la DBR Crew. Ha lavorato con Panorama Dance Theater (CH), Southpaw Dance Co (UK), Theather Sthral Berlin (DE). Attualmente lavora come danzatore e assistente coreografo presso Wang Ramirez e come assistente coreografo presso lo Staatstheather Braunsch-weig.
Juan Tirado nasce a Jaén, in Spagna. Il suo background coreutico è fortemente influenzato dalla break dance, dalle arti marziali e dalla computer science. Ha lavorato per Johannes Wieland allo Staatstheater Kassel e con Maxine Doyle, Sita Ostheimer e Helder Seabra. Attualmente è insegnante ospite presso la Tainan University of Technology, la National Taiwan University of Arts, lo Studio Pro Arte e altri.

Coreografi ed interpreti Marco di Nardo e Juan Tirado
Relazioni internazionali Katherina Vasiliadis
Disegno luci Marco Policastro
Con il supporto di Orsolina 28, Studio Pro Arte Freiburg, Kultur Baden-Würtenberg, Sinedomo Dance District

Terzo posto all’Hannover Choreography Competition 2022 e finalista del RIDC 2022 a Rotterdam

PRIMA REGIONALE

durata 23’

MAPA

COLECTIVO GLOVO (ES)

01 Giugno 2024 19:00 Focus Corpo Politico

IMBARCHINO Viale Umberto Cagni, 37 – Parco del Valentino Torino

MAPA.Un lavoro che nasce da un’esigenza di ricerca sul movimento, ispirata al mondo dei rifugiati e dei confini vissuti come barriere. MAPA porta in scenala distanza reale e metafisica imposta da tutte le frontiere che da secoli attraversano mondi. Una distanza, reale e ipotetica, che pone gli interpreti Hugo Pereira ed Esther Latorre in un rapporto di approssimazione e distanziamento, di potere e di rivolta, condividendo la stessa premessa comune: l’impossibilità di un confine con noi stessi. Questa relazione rende i danzatori ribelli, deboli, compassionevoli, aggressivi, obbedienti e invasivi, l’uno nei confronti dell’altra, dando vita ad un rapporto umano viscerale. 

COLECTIVO GLOVO. Basato in Galizia, COLECTIVO GLOVO è una compagnia galiziano-portoghese co-diretta da Hugo Pereira ed Esther Latorre. Dalla sua fondazione, COLECTIVO GLOVO è stata impegnata in varie tournée in Spagna, Portogallo, Italia, Messico e Costa Rica. Hugo Pereira ed Esther Latorre sono i direttori artistici, creatori e danzatori della compagnia. Con entrambi alle spalle una solida carriera solista, uniscono i rispettivi ambiti di interesse e bagagli tecnici e culturali nelle opere della compagnia, ottenendo diversi premi e riconoscimenti, tra i quali: il primo premio all’International Choreographic Contest of Burgos & New York – Dancing with Stones e il premio del pubblico al contest Sólodos Endanza.
Esther Latorre ha lavorato con la compagnia Maduixa Teatre come interprete dello spettacolo “Mulier”, vincitore del Max Award per la migliore performance in urbano, del premio Moritz Millor Estrena de Carrer 2016, del premio Umore Azoka 2017 (Paesi Baschi) e del premio Valencian Performing Arts dell’IVC nel 2018.
Hugo Pereira ha fatto parte della Companhia de Dança do Norte con cui ha partecipato a diversi festival nazionali e internazionali.

Di e con Esther Latorre e Hugo Pereira
Sound design Colectivo Glovo
Con la collaborazione di Galicia Danza Contemporanéa, SÓLODOS
Con il supporto di Agadic, Xacobeo 21, Xunta de Galicia and INAEM, Ministry of Culture, Governement of Spain

Special Mention in Danza Inunda Santander of La Espiral Conteporánea, Santander, 2019
Audience Award at the Festival Sólodos En Danza Ourense, 2016
Primo premio al Certamen Internacional de Coreografía Burgos- NY
Selezionato per il catalogo Danza a Escena 2021 e il catalogo Red Acieloaberto 2020

PRIMA REGIONALE

durata 15’

POP

NICOLA GALLI (IT)

01 Giugno 2024 18:00 - PERFORMANCE INTERATTIVA DEDICATA ALL'INFANZIA (5 - 10 ANNI) In collaborazione con Tanz Tanz - Visioni e pratiche di gioco, arte e danza rivolte al giovane pubblico e alle famiglie, progetto della Lavanderia a Vapore e Associazione Didee – Arti e comunicazione - Focus Ecologia

IMBARCHINO Viale Umberto Cagni, 37 – Parco del Valentino Torino

POP. È un evento dedicato all’infanzia e alle famiglie che pone al centro il corpo quale strumento primario per l’esplorazione delle potenzialità espressive e comunicative. A distanza di 12 anni, il coreografo Nicola Galli propone una nuova versione della sua performance d’esordio “O | proiezione dell’architettura ossea“. Rinnovata nel nome e nell’intento, si struttura in una performance interattiva che esplora – attraverso il gioco – differenti possibilità motorie del corpo e propone un tempo dedicato alla scoperta di nuove percezioni, sensazioni ed emozioni attraverso il movimento.  Su una piattaforma quadrata ricoperta di pluriball, il danzatore si muove piegando ed estendendo le articolazioni del corpo per disegnare figure e geometrie, invitando il pubblico a interagire con la materia e lo spazio della performance e condividere il piacere del movimento.

NICOLA GALLI. Si occupa di ricerca corporea ed è coreografo, danzatore, light e costume designer. La sua ricerca si declina in azioni e dispositivi che spaziano dalla coreografia alla performance, dall’installazione all’ideazione grafico-visiva.
Il suo lavoro abbraccia un orizzonte scenico trasversale, nel quale il corpo diviene il centro irradiante di un discorso artistico che si sostanzia in una sensibilità scenica votata all’esplorazione del movimento come panorama ibrido di saperi.
Dal 2010 sviluppa un’indagine coreografica incentrata sul profondo rapporto tra uomo e natura e sull’analisi delle nozioni di “stratificazione” e “paesaggio”. Parallelamente alla ricerca più specificamente artistica, conduce percorsi formativi dedicati a bambini, adulti e giovani danzatori e danzatrici in formazione. Dal 2014 è artista sostenuto dall’organismo di produzione TIR Danza. Nel 2018 vince il “Premio Equilibrio” – Fondazione Musica per Roma e il premio “Danza & Danza” come miglior coreografo emergente. Nel 2019 vince il premio nazionale “Sfera d’Oro per la danza” e nel 2021 il premio “Radicondoli per il teatro” per l’innovazione e l’uso di nuove tecnologie nel teatro con la performance. Le sue creazioni sono state presentate in Egitto, Francia, Germania, Giappone, Italia, Olanda, Perù, Svizzera e tramite livestreaming in Corea del Sud. Ha inoltre collaborato con importanti Istituzioni internazionali: Museo MUSE (Trento), Scuola Normale Superiore (Pisa), Fondazione Perugia Musica Classica (Perugia), Institute of the Arts (Seoul), Università IUAV (Venezia).

Di e con Nicola Galli
Produzione Nebula APS
In collaborazione con Tanz Tanz – Visioni e pratiche di gioco, arte e danza rivolte al giovane pubblico e alle famiglie, progetto della Lavanderia a Vapore e Associazione Didee – Arti e comunicazione

Artista vincitore del premio Danza&Danza come Miglior Coreografo Emergente (2018) e del premio nazionale Sfera d’Oro per la danza (2019)

PRIMA REGIONALE

durata 30’

THERE IS A PLANET

MICHELE SCAPPA (IT)

01 Giugno 2024 18:30 Focus Ecologia

IMBARCHINO Viale Umberto Cagni, 37 – Parco del Valentino Torino

“E’ sempre molto complicato sapere dove si sta. E’ sempre molto complicato proteggere l’innocenza abbastanza da poter tenere gli occhi aperti su tutto, l’anima spalancata su tutto “
Ettore Sottsass. There is a Planet

THERE IS A PLANET. Un solo corpo centralizza gli sguardi, ma li porta ad osservare i dintorni. La materia è densa e forte, ma anche delicata e frammentata. Il suono si fa ambiente, ma ne definisce gli spazi. La voce emerge, ma svanisce pian piano. Un solo corpo, ma molte vite.  L’indagine che intendo portare avanti prende ispirazione dalla mostra fotografica di Ettore Sottsass  presso Triennale Milano (2017-18), da cui deriva l’omonimo titolo. Sono fotografie, scattate in quarant’anni di viaggi intorno al mondo, che riguardano l’abitare e in  generale la presenza dell’uomo sul pianeta: tra le pagine scorrono gli scenari incontaminati della  natura (panorami di fiumi, foreste, distese marine, rocce) e immagini di architetture, case, persone,  situazioni particolari, profondamente umane. Mi interessa condurre una ricerca intrinseca al luogo. Distanziarmi dall’ambiente teatrale,  attraverso un’indagine del corpo negli spazi. Un corpo che si abbandona, che osserva, che include, che comunica. Restituire al mondo umanità. Allo stesso tempo proporre uno sguardo che deraglia dall’antropocentrico e si poggia sul fuori,  sulla natura e sull’ambiente. There is a Planet in quanto il nostro è uno ed un solo pianeta.

MICHELE SCAPPA. Michele è un danzatore che ha iniziato la sua carriera esplorando la corporeità attraverso il teatro fisico, l’improvvisazione e l’autorialità. Si è formato presso l’Opus Ballet Centro Coreografico e successivamente alla Northern School of Contemporary Dance, dove ha ottenuto un Master in Contemporary Dance Performance con Distinction. Ha lavorato con diversi coreografi e compagnie, tra cui Hannes Langolf, Sita Ostheimer, Lenka Vagnerova, Matthew Robinson e Yuval Pick. Durante la pandemia, si è concentrato sulla scoperta della realtà della danza italiana, collaborando con varie compagnie e artisti. Attualmente vive in Toscana, studia Scienze e Tecniche Psicologiche presso l’Università degli Studi di Firenze e lavora al progetto Tracce | Looking for a place to die con Sara Capanna e Barbara Carulli. Ha anche sviluppato progetti come “Crepe | studi sulla fragilità della materia” e si impegna a continuare la sua ricerca nel suo ultimo progetto “There is a Planet”, dialogando con compositori e performer.

EMANUEL SANTOS. Danzatore/performer portoghese. Ha lavorato per COR- Companhia Olga  Roriz, Compagnia DNA, Gruppo Nanou, Compagnia Virgilio Sieni e La Veronal. È l’autore di  ‘Comunidade’, progetto creato a Lisbona con non danzatori.

FRANCESCO GIUBASSO. Musicista, produttore e sound designer indipendente. Ha vissuto in una  scuola e istituto artistico di danza chiamato Florence Dance Center a Firenze (ITA), e ciò lo ha  portato a creare nuove composizioni ispirate al mondo della danza contemporanea. Il suo lavoro si  basa sull’intreccio delle pratiche di sound design con il suo gusto musicale personale.

Con Emanuel Santos
Musica live Francesco Giubasso
Produzione Company Blu

Selezionato per la Vetrina della giovane danza d’autore 2023-Network AnticorpiXL

PRIMA REGIONALE

durata 30’

OROIMEN

AKIRA YOSHIDA (ES)

30 Maggio 2024 22:00 Focus Identità corporea e Pluralità

OFFICINE CAOS Piazza Eugenio Montale, 18a, Torino

OROIMEN. Nata nel 2022 come riarrangiamento del precedente solo dal titolo Burial of the Bark, la performance mette in scena il viaggio intimo di un uomo lungo le strade dei suoi ricordi. Yoshida mostra una memoria fatta di gesti, movimento, giovinezza, amore, vita e morte. Combinando tecniche e influenze provenienti dalla danza contemporanea, dalla break dance e dal teatro fisico, crea un’atmosfera di intimità e intesa col pubblico, all’interno della quale fare esperienza del viaggio intrapreso. L’utilizzo di un vasto vocabolario coreutico posiziona Akira nel panorama spagnolo come uno degli artisti più versatili della sua generazione, interessato ai temi della ricerca e del gioco nel campo del movimento e della performatività. Le tecniche della break dance si mutano in forme, figure e dinamismo, in dialogo continuo con le possibilità introdotte dalla ricerca sulla velocità di movimento, sulla prestanza fisica e sulle qualità offerte dall’esplorazione dell’anatomia umana.

AKIRA YOSHIDA. Nato a Pamplona, in Spagna, dopo aver mosso i primi passi come breaker, Akira Yoshida si forma nei campi della danza contemporanea e delle performing arts. Ricevuto il Main Artistic Grants di Navarre, si professionalizza in studi artistici presso la SEAD (Salzburg Experimental Academy of Dance). In virtù della sua versatilità come danzatore ha lavorato con le compagnie “Peeping Tom”, “Hungry Sharks” e “Quiero Teatro”. Ha creato tre progetti in solo: “Home”, “Burial of the Bark” e “Oroimen”. Ha co-creato i duetti “Together To Get There” e “Gizaki” con Lali Ayguadé, candidato anche ai Premios de la Critica e al Premio Butaca; e “Hito” con Chey Jurado. Yoshida ha anche coreografato “What Should We Do?” per i B12, “Dreaming Nowhere” per Cobosmika e ha lavorato come assistente coreografo per Laly Ayguadé nella creazione di “Sublimation” per la Korean National Company of Contemporary Dance  e “Shelter” per la Verve Company.

Di e con Akira Yoshida
Sguardo esterno Rafael Arenas
Musica Donald Beteille
Con il supporto di Culture House of Extarri Aranatz, Government of Navarre, DNA Navarre
Promozione Bernabé Rubio / Rotativa Performing Arts

Artista premiato al MASDANZA 25

PRIMA NAZIONALE

durata 15’

RAUM

WILLIAM CARDOSO (PT-LU)

30 Maggio 2024 21:30 Focus Corpo Politico

OFFICINE CAOS Piazza Eugenio Montale, 18a, Torino

RAUM. È un luogo nel quale entrare in contatto con i nostri demoni, le nostre paure e il nostro perdono. È un luogo per confrontarsi e ricercare una serenità interiore necessaria a coltivare in armonia la nostra identità. La performance accoglie a braccia aperte il buio, il peso interiore che talvolta ci schiaccia, e lo allevia creando uno spazio privo di giudizi e paure. RAUM è uno spazio di liberazione e sfogo; un urlo che abbiamo soppresso troppo a lungo.

Soffermandosi su temi intimi e personali ma egualmente universali, il duetto celebra gli spiriti contraddittori, imprevedibili, creativi e impegnati e mette in discussione la società eteronormativa e patriarcale. Con fame di cambiamento, il lavoro riflette sull’idea del combattimento e dello sforzo fisico per difendersi contro le ingiustizie.

WILLIAM CARDOSO. Coreografo e danzatore di stanza tra Lussemburgo e Portogallo, comincia la sua carriera presso il conservatorio di Esch-sur-Alzette prima di specializzarsi alla EPSE Danse di Montpellier. Viaggiando lungo l’Europa, ha la possibilità di incontrare numerosi artisti, proseguendo il training anche fuori dal reparto accademico. In Francia, lavora come stagista con Clara Villalba e Olivier Dubois. Si impegna anche in diversi esperimenti performativi con artisti quali Florence Peake ed Eve Stainton. In Lussemburgo, lavora con diversi coreografi quali Jill Crovisier, Giovanni Zazzera, Léa Tirabasso. Fa parte della compagnia di Fabian Thomé Duten di Madrid. Successivamente, si unisce all’artista Andreas Costantinou nella Himherandit Productions ad Aarhus, col quale ancora oggi collabora. Viene coinvolto dall’artista Valerie Reding per un progetto politico chiamato “Monsters”.
Il suo lavoro con la WILLIAM CARDOSO COMPANY, fondata nel 2020, si interroga sui temi della violenza e dell’affermazione del sé all’interno della società.

CHEYENNE VALLEJO. Performer contemporanea, viene invitata nel 2019 da William Cardoso a lavorare sulla performance “VERDURA” e nel 2020 su “RAUM”. Nello stesso anno, entra a far parte della Gilchambert company. Successivamente, lavora per la compagnia AWA-As We Are e Giovanni Zazzera a Lussemburgo. è stata coinvolta a livello creativo nello sviluppo coreografico di “AFTER” di Eva Jullière, che ha debuttato nel 2022 a Biarritz. Attualmente, continua a lavorare con William Cardoso e con Benjamin Trichard.

Di e con William Cardoso
Con William Cardoso e Cheyenne Vallejo
Musica Guillaume Julien

Primo Premio a Rencontres Choréographiques, “A pas de Loup” di Saint-Gély du Fresc (FR) e Terzo premio della Giuria al MASDANZA28 e nominato come miglior danzatore per il suo ruolo in “Mass Effect” nel 2021 da CPH-Culture

PRIMA REGIONALE

durata 15’

I’LL DO, I’LL DO, I’LL DO

DEWEY DELL (IT)

30 Maggio 2024 21:00 Focus Multidisciplinare

OFFICINE CAOS Piazza Eugenio Montale, 18a, Torino

I’LL DO, I’LL DO, I’LL DO. Un solo potente che trae ispirazione da riti antichi legati alla fertilità della Terra. Dietro all’immagine del sabba demoniaco, antropofago, magico e violento, si intravede l’eco stravolta di un culto estatico dominato da una misteriosa dea notturna dai molti nomi e connesso a una cerimonia per la fertilità della terra. Se la possessione viene spesso considerata come la visita di una entità divina tra gli esseri umani, l’estasi al contrario è un viaggio di ascesa celeste o di discesa infernale dell’anima umana fuori dal corpo. Da questo concetto di corpo “in spirito”, nasce l’idea di una coreografia che tesse le trame di un sabba immaginato.

Una commistione tra danza, musica e arte traspira nella performance di DEWEY DELL. La loro ricerca coreografica, costantemente ispirata dalle immagini della storia dell’arte e dai comportamenti del regno animale, nel corso degli ultimi anni si è avvicinata a tematiche antropologiche. Il lavoro dei membri della compagnia si sviluppa in maniera integrata a partire dalla creazione delle performance: la ricerca di Demetrio Castellucci si basa infatti su un costante dialogo tra  gesto coreografico e suono, elementi che si compenetrano e fondono in un unico terreno espressivo.

DEWEY DELL. Dewey Dell è una compagnia di danza e performing arts attiva dal 2006 e ora composta da Teodora Castellucci, Agata Castellucci, Vito Matera, e dal musicista Demetrio Castellucci. Dewey Dell ha prodotto lavori di danza che intersecano forme d’arte diverse, portando avanti altre linee di sperimentazione nell’ambito della performance musicale e del video. Ha collaborato tra gli altri con il fumettista Yuichi Yokoyama, il direttore teatrale Kuro Tanino, il musicista Massimo Pupillo, il vocalist Attila Chsihar, lo scultore Matteo Lucca, il collettivo di installazioni audiovisive Transforma. Dal 2006 Dewey Dell ha prodotto i seguenti lavori: “à elle vide” (2007), “KIN KEEN KING“ (2008), “Baldassarre” (2008), “Cinquanta Urlanti Quaranta Ruggenti Sessanta Stridenti” (2009), “Grave” (2011), “Marzo” (2013), “Trasmissione Verticale” (2016), “Sleep Technique – A Response to the Cave Chauvet Pont d’Arc” (2017) (nominato per la coreografia al Der Faust Theaterpreis in Germania), “Deriva Traversa” (2017), il dittico “I A Within“ & “I Am Without” (2018), “Hamlet” (2021), “I’ll do, I’ll do, I’ll do” (2022), “Le Sacre du Printemps” (2023), presentati nel mondo in contesti quali: Arts House e Melbourne festival in Australia, Rencontres Chorégraphiques e Palais de Tokyo a Parigi, La Biennale Danza di Venezia, Wesleyan University e Macalester College negli USA, Mime Festival al Barbican di Londra, A l’Arme Festival a Berlino, Steirischer Herbst a Graz, BIT Teatergarasjen a Bergen, tra gli altri.

Di Dewey Dell
Coreografia, con Teodora Castellucci
Assistente alla coreografia e Produzione Agata Castellucci
Musica originale Demetrio Castellucci
Drammaturgia, disegno luci, direzione tecnica Vito Matera
Produzione Dewey Dell
Con il sostegno di Regione Emilia-Romagna

Compagnia vincitrice del premio Danza&Danza 2023 come Miglior Produzione Italiana con Le Sacre du Printemps

PRIMA REGIONALE

durata 18'

KOSHAS

HELENA CANAS E OLGA LLADÓ (ES)

28 Maggio 2024 22:00 - Arena Focus Identità corporea e Pluralità

Casa del Teatro Corso Galileo Ferraris, 266 Torino

KOSHAS. Proveniente dal sanscrito, il titolo della performance, nella cultura orientale, indica i vari strati di cui si compone il corpo umano: ogni strato è connesso ad un aspetto del nostro benessere, da quello fisico e tangibile fino a raggiungere il nostro reale spirito e più alto potenziale. La performance mostra come il termine “corpo” nel corso dei secoli e delle diverse culture sia stato categorizzato in molteplici modi e come arrivare a comprenderlo e ad accettarlo assieme a tutti i costrutti sociali connessi che ci hanno allontanato dalla nostra essenza, da noi e dagli altri. Helena Canas e Olga Lladó riflettono sui diversi contesti in cui il corpo fisico e il corpo emozionale si influenzano vicendevolmente. L’investigazione fisica degli aspetti psicologici legati al nostro corpo rivela le molteplici e vulnerabili qualità che esso possiede, dando nuovo significato al termine “kosha”. Legami, manipolazione, risveglio e coscienza sono gli aspetti approfonditi in questo lavoro, comprendendo l’unione e non la separazione di mente e corpo. 

HELENA CANAS. Si specializza in danza contemporanea e teatro fisico. Si specializza alla Varium and Coco Comin school, per poi laurearsi in Educazione Sociale (UOC, 2018). Ha lavorato con le compagnie In Motus e Physical Momentum Project nella produzione “Capital”. Ha co-creato e performato in numerose pièce di teatro danza come “Pasatiempos Modernos”, “Cospress”, “Any Day” e “Playazoooh!!!”. Ha creato e lavorato come performer nelle compagnie Bebeto Cidra, Cobosmika, Fura del Baus, Sol Picό, Les Filles Follen, Lecildouloup. Ha compiuto Parallelamente alla sua carriera come performer e danz’autrice, lavora come insegnante presso la scuola Som-hi Dansa, il Rogelio Rivel Circus e la C.C. Barceloneta.

OLGA LLADÓ. È performer e insegnante di danza contemporanea, nella quale si specializza presso il Theatre Institute di Barcellona. Nel 2008 è finalista alla competizione nazionale di danza di Castellón. Dal 2009, collabora con la compagnia Theatre Godollo di Atilla Egherazi, Aracaladanza di Enrique Cabrera, Umma Umma dance, Sonia Rodriguez e altri. Ѐ membro del collettivo Bakaai Katiuska, vincitore del premio Delfi Comoler col progetto EguRa. Ha creato con Almu Pardo la piéce “Symbiosis”, vincitrice dell’Audience Award al festival Miraflores, il duetto “Cheers” con Ariadna Peya e “Ventriculos” per la maratona TV3 assieme a Laia Mora e Rubén Mendijar. Insieme a Boris Ribas fa parte della compagnia BOOL, che tra le sue performance conta anche “AVUA”, vincitrice del premio Movement Awards nel 2018. è co-fondatrice del Symbiosis Collective assieme a Laia Mora. Come coreografa ha lavorato su piéces quali “MOBILUS and KLE” per la Addaura Danza Company.

Di e con Helena Canas, Olga Lladó
Con il supporto di CC Barceloneta, CC Clan Cariana
Promozione Bernabé Rubio – Rotativa Performing Arts

PRIMA NAZIONALE

FEMINA

COMPAGNIA ABBONDANZA/BERTONI (IT)

28 Maggio 2024 21:00 Focus Identità corporea e Pluralità

Casa del Teatro Corso Galileo Ferraris, 266 Torino

FEMINA. Secondo episodio del progetto triennale “Io è un altro”, anche in questa performance l’identità è al centro dell’indagine. Scegliendo un titolo inequivocabile, gli autori mettono subito in evidenza l’intenzione di volgere verso l’universo femminile il nostro sguardo, cercando di tradurre in forme i mille nomi del femminile contemporaneo. Io è un’altra. Come afferma il critico Giuseppe Distefano in Danza&Danza (numero 312, 2023), stupisce ancora Antonella Bertoni nel suo virare dal gesto lirico al più assoluto rigore formale sviluppando un loop visivo e sonoro che genera, nutre e accompagna al movimento meccanico, pulsante e magnetico delle quattro straordinarie danzatrici, su un sottofondo di musica elettronica techno minimal. Prosegue Distefano: “Nella coinvolgente ‘aridità’ di quel rito techno, partendo dal gesto ironico degli applausi – battimani in più direzioni – quei corpi prendono vita generando un dinamico carosello di marionette autoflagellanti che si espandono nello spazio. Sono movimenti e vibrazioni dove possiamo captare la muliebre vita sottostante fatta di gioia, sofferenza, gioco, alienazione, resistenza, bellezza.” Non è una danza comoda, quella di Michele e Antonella, che cerchi il consenso incondizionato e il plauso del pubblico; è una danza che pone domande senza dare risposte, che smuove e fa vacillare senza offrire un sostegno, scalfendo in modo indelebile certezze e preconcetti per trasportare in un viaggio che avrà inevitabilmente esito incerto.

COMPAGNIA ABBONDANZA/ BERTONI. Michele Abbondanza, co-fondatore del gruppo Sosta Palmizi e docente alla Scuola di Teatro del Piccolo di Milano, e Antonella Bertoni fondano nei primi anni 90 la Compagnia Abbondanza/Bertoni, riconosciuta come una delle realtà artistiche più prolifiche del panorama italiano, per l’attività formativa e pedagogica e per la diffusione del teatro danza contemporaneo. La loro ricerca coreografica arriva da diverse esperienze di formazione che vanno da quella con Alwin Nikolais agli studi con Dominique Dupuy, passando per il lavoro con Carolyn Carlson e per la pratica dello zen. Vincono il premio Danza&Danza “migliori interpreti”, il premio Cascina per la coreografia, e il premio ETI-Stregagatto con lo spettacolo Romanzo d’infanzia, che ha superato le 600 repliche nelle quattro versioni (italiana, inglese, francese, portoghese), il Premio Danza&Danza 2017 per La morte e la fanciulla come migliore produzione italiana dell’anno, Il premio alla carriera Aquila per la Cultura 2019. Nel 2021 vincono il Premio UBU con Doppelgänger come miglior spettacolo di Danza 2020/2021. Nel 2008 nasce Scuola d’Azione, uno spazio teorico e fisico per la trasmissione del loro insegnamento, presso il Teatro alla Cartiera di Rovereto a Trento, dove la compagnia è in residenza dal 2005 e dove praticano e insegnano lo zen di cui rimane profonda traccia nelle loro creazioni.

Di Michele Abbondanza e Antonella Bertoni
Coreografia Antonella Bertoni
Con Sara Cavalieri, Eleonora Chiocchini, Valentina Dal Mas, Ludovica Messina Poerio
Disegno Luci Andrea Gentili
Direzione Tecnica Claudio Modugno
Musiche Dysnomia – Dawn Of Midi
Audio Editing Orlando Cainelli
Organizzazione, Strategia e Sviluppo Dalia Macii
Amministrazione e Coordinamento Francesca Leonelli
Comunicazione e Ufficio Stampa Francesca Venezia
Produzione Compagnia Abbondanza/Bertoni
con il sostegno di MiC – Ministero della Cultura, Provincia Autonoma di Trento, Comune di Rovereto, Fondazione Cassa di Risparmio Trento e Rovereto
si ringraziano Danio Manfredini, Marco Dalpane, Lucio Diana, Nadezhda Simenova

Artisti vincitori del premio Danza&Danza Migliori Interpreti, premio Danza&Danza per Miglior Produzione Italiana dell’Anno 2017, Premio alla Carriera nel 2019, Premio UBU 2021 Miglior Spettacolo di Danza

durata 50'