Marco D'Agostin - photo Alice Brazzit

Everything is OK
Marco D'Agostin (IT)

Un progetto di e con Marco D'Agostin
Suono LSKA
Disegno luci Rocco Giansante
Movement coach Marta Ciappina
Consulenza drammaturgica Kristin De Groot
Direzione tecnica Paolo Tizianel
Foto e video Alice Brazzit
Coproduzione VAN, CSC/Operaestate Festival Veneto e Dansateliers
Con il supporto di inTeatro, Kilowatt Festival, D.ID Dance Identity, C.L.A.P.Spettacolo dal vivo, Teatro Fondamenta Nuove

Selezionato per Aerowaves 2016
Prima Regionale

Sabato 28 Maggio 2016
ore 21.30
spazio > FONDERIE TEATRALI LIMONE / SPAZI OUT

Non lontano dalle problematiche di una quotidianità che bisogna affrontare e condividere con coraggiosa intraprendenza è il corpo iperattivo, prismatico, che si fa carico di tutti gli stimoli del mondo e che si propone in Everything is OK, esperimento sulla stanchezza del guardare.
Da un lato il performer. Egli incarna una catena ininterrotta di movimenti, depositando segni, posture e dinamiche che richiamano a sé il vasto territorio dell'intrattenimento, attraversato anarchicamente dalle sue origini ad oggi. È una danza che si vuole efficiente nella propria articolazione anatomica, ma che allo stesso tempo consegna un guardare fragile, un'umana presenza a muoverla. Dall'altra parte il pubblico, sottoposto a un bombardamento d'immagini al fine di vuole testarne il limite di sazietà, il personale ma inevitabile tracollo, il momento in cui si rende necessaria la resa, in cui lo sguardo, appunto, si stancherà di guardare.
È su questo fragile terreno di abbandono che si innesta la possibilità di un'apertura del paesaggio, di una lenta espansione dello sguardo, pronto forse ad accogliere quello che finora è stato invisibile: le genti, gli animali, i pianeti, le storie, fossili millenari, restituiti nella loro immobilità, che lasciano in consegna un ultimo compito a questo gruppo di occhi: cosa ci resta da guardare, ora, tutti assieme? Come creare la stanchezza di uno sguardo? Uno sguardo collettivo, arrendevole, che lasci che le cose si narrino da sole? La risposta che mi sono dato è: creando un corpo iperattivo. Un corpo prismatico, che si faccia carico di tutti gli stimoli del mondo. Un corpo che incarni, in un ritmo forsennato e senza respiro, le iconografie di quello che oggi si manifesta per divertirci, eccitarci, interessarci. Un corpo baraccone, uno spettacolo impazzito, un cabaret implosivo.

Marco D'Agostin, formatosi con maestri di fama internazionale (Y. Godder, N. Charnok, E. Greco) inaugura la propria carriera di coreografo con l'assolo Viola, che vince il premio del pubblico e quello della giuria nel concorso Premio Giovane Danza d'Autore Veneto del 2010, prima di iniziare una lunga tournée in Italia (Rete Anticorpi XL) e all'estero (Aerowaves 2011). Seguono Spic & Span, creato con Francesca Foscarini e Giorgia Nardin, Menzione Speciale al Premio Scenario 2011 e finalista al 17MasDanza Dance Festival; Per non svegliare i draghi addormentati (Premio Prospettiva Danza 2012 e rete Teatri del Tempo Presente 2013), Last day of all e Last day of M. (creati in seno al progetto europeo Act Your Age), e l'ultima creazione Everything is OK (selezionato dalla rete Aerowaves 2016, circuita in Italia e all'estero in prestigiosi Festival tra i quali i Rencontres Choréographiques di Parigi).
Come performer lavora per Claudia Castellucci/Socìetas Raffaello Sanzio, A. Sciarroni, T. Martin, W. Collins, L. Santoro. Come coreografo, è invitato a numerosi progetti di ricerca internazionali: Choreoroam Europe, Tryptych, Act Your Age.

www.marcodagostin.it


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