Sport
gruppo Nanou

di Marco Valerio Amico‚ Rhuena Bracci
con Rhuena Bracci
suono Roberto Rettura
prodotto da nanou associazione culturale
con il sostegno di progetto Miniatures‚ Città di Ebla‚ PIM OFF

Sabato 15 Ottobre 2011
ore 17.45
spazio > Cavallerizza Reale
Manica Corta

Il progetto trae ispirazione dalla fotografia di Muybridge e dal documentario di Werner Herzog “La grande estasi dell’intagliatore Steiner”.

Il processo coreografico cerca di afferrare i momenti dell’esercizio sportivo della ginnastica artistica che l’occhio umano‚ se non allenato‚ non è in grado di cogliere. Lo strumento per ottenere questo risultato non sarà la macchina fotografica o la video camera.

Corpo‚ suono‚ luce e una struttura scenografica creeranno la possibilità di sospensione del movi­mento.

Gruppo Nanou
Nasce a Ravenna nel luglio del 2004 come spazio di confronto e valorizzazione delle competenze‚ degli interessi di indagine e delle attività di un gruppo di artisti. La partecipazione alla finale del Premio Scenario (2003) determina il sodalizio artistico fra Marco Valerio Amico‚ Rhuena Bracci e Roberto Rettura. Sono vincitori del Gd’A 2004 con il progetto Namoro da cui comincia la frequentazione dei circuiti e festival più rilevanti‚ tra cui Fabbrica Europa‚ Danae‚ Santarcangelo di Romagna‚ Interplay.
In seguito realizzazno Sulla conoscenza irrazionale dell’oggetto nell’ambito di Moving_ e sono sostenuti e coprodotti da Centrale Fies-Dro e 4 Cantieri per Fabbrica Europa.
La trilogia MOTEL co-prodotta da FONDO FARE ANTICORPI 2008 e Fondazione Pontedera Teatro‚ sostenuta da Fondazione Fabbrica Europa‚.è stata finalista del Premio Equilibrio 2008.
Sono inserti nel volume “Iperscene” a cura di Mauro Petruzziello‚ Editoria&Spettacolo 2007.

RASSEGNA STAMPA

l ravennate Gruppo Nanou è uno degli esponenti di un’onda giovanile che disegna spettacoli con i corpi‚ i suoni‚ i percorsi e le pose‚ al di là‚ ormai‚ della danza e del teatro‚ in una zona grigia di attesa‚ di labirintica indecisione‚ di oppressione. Massimo Marino – Corriere della Sera In Namoro‚ del giovane gruppo italiano di danza Nanou‚ il corpo si pone in modo da apparire sempre come mancante‚ in un’incompletezza che permette di trasformare il luogo della danza in spazio.
Ogni figura è un montaggio erotico che si de-costruisce sulla privazione‚ che nasconde porzioni‚ che assembla anatomie incongruenti‚ che chiede un completamento visivo quanto mai sensuale.
 Viviana Gravano - il giornale del festival Santarcangelo Con bella fluidità di entrate e uscite umane attraverso un rompicapo di mobili‚ il gruppo ravennate Nanou battezza la prima stanza di Motel‚ e Marco Valerio Amico e Rhuena Bracci realizzano tableaux vivants minimalistici che paiono ispirarsi a stupendi quadri imborghesiti di Hopper.

Rodolfo Di Giammarco - La Repubblica

Azioni minimaliste‚ gesti ripetitivi‚ impalpabili rapporti di coppia nel clima sospeso e gelidamente stilizzato di un ideale Motel che pare uscito dai meandri dell’inconscio: si svolge infatti in questo metaforico luogo di passaggio il progetto a tappe che l’interes- sante gruppo ravennate Nanou sta sviluppando sul sottile confine fra teatro e danza.

Renato Palazzi - DelTeatro.it

[...] Di uno spazio ambiguo comunque si tratta‚ ripetutamente terremotato. Che partecipa dell’anonimato di un non-luogo quanto dell’intimità di uno spazio vissuto‚ non a caso il titolo rimanda all’albergo di una notte‚ luogo di transito per definizione. E che sembra di spiare dal di fuori‚ nella luce intermittente di un faro‚ come solo da uno specchio possiamo indovinare i movimenti della donna che si contorce sul divano. Più violenti diventano progressivamente anche i gesti della coppia‚ forse la stessa di prima o no‚ chi può dirlo‚ sono figure metamorfiche quelle che vi appaiono‚ che fingono per noi una quotidianità ricostruita teatralmente come nelle immagini di Gregory Crewdson.

Gianni Manzella - Il Manifesto

Trilogia destinata a concludersi nella prossima stagione‚ Motel è per Nanou – giovane ma già matura formazione ravennate in bilico tra teatro e danza – l’occasione per fare i conti con un vecchio amore‚ il noir‚ e misurarsi con un progetto di lungo respiro dopo spettacoli di più breve formato. Fin dalla Prima Stanza (presentata nel dicembre 2008 al Teatro Comunale di Ferrara)‚ l’omaggio al poliziesco – a cui era dedicato anche Desert Inn del 2006 – diventa in Motel il grimaldello per forzare la serratura tra reale e immaginario‚ per accedere a una dimensione scandita da impercettibili slittamenti temporali e sensoriali‚ da azioni inafferrabili nella loro apparente consequenzialità‚ dispari anche nella simmetria.

Andrea Nanni - Hystrio