DO NOT, maybe
Angela Rabaglio e Paolo Amerio

di e con Angela Rabaglio e Paolo Amerio
musiche di Rombout Willems e Dave Krooshof

16/18 Settembre 2011
ore 21.30
spazio > Artificerie Almagià - Ravenna
Vetrina della giovane danza d’autore
in collaborazione con Network ANTICORPI XL

L’atmosfera all’interno della performance si ispira al modello borghese di un tennis club e prevede un delicato connubio tra sport ed eleganza. Magnetismo ed attrazione si alternano a momenti di puro gioco. La mente oscilla nostalgica tra l’esigenza di apparire e quella di scoprirsi da un punto di vista più profondo.
Durante l’intera durata della performance si legge un desiderio di ricerca mirato a qualcosa di non conosciuto‚ non ancora chiaro. Teatro e pura fisicità si alternano. I danzatori sono immersi in un continuo estremo dialogo tra loro stessi‚ il tempo e lo spazio. Competizione e superficialità sono i mezzi dei quali essi si servono per giungere ad una dimensione più vera‚ più intima. Sono così sospesi tra il pretendere e l’essere.

Angela Rabaglio e Paolo Amerio si sono conosciuti presso la “Theaterschool Amsterdam” nel 2009. Hanno condiviso numerose esperienze e progetti diretti da alcuni coreografi ed insegnanti quali Emio Greco‚ Club Guy n’ Roni‚ Martin Sonderkamp‚ Heidi Vierthaler‚ Manuel Ronda‚ Michael Schumacher‚ Jan Martens‚ Liat Waysbort‚ Itamar Serussi Sahar e Silvia Gribaudi.
Legati da una profonda amicizia‚ i due coreografi hanno cominciato a collaborare nel 2010. DO NOT‚ maybe è la loro prima creazione insieme. Il processo creativo che li ha portati alla creazione del pezzo proposto è frutto di un lavoro di ricerca totale‚ comprensivo di diverse fonti di ispirazione unito a due fisicalità e backgrounds diversi. Entrambi sono affascinati dalle infinite possibilità che nascono dall‘unione di teatro e movimento.

Angela Rabaglio e Paolo Amerio ringraziano Liat Waysbort e Rombout Willems per il prezioso supporto e aiuto durante il processo creativo‚ tutti i più cari amici per il sostegno morale‚ i consigli e l’amicizia‚ Angela Linssen e la Theaterschool Amsterdam.